Piemonte, rallentano le compravendite
In Piemonte le compravendite immobiliari continuano a rallentare anche nel primo semestre del 2024, dopo un 2023 sottotono, una flessione che però non ha ripercussioni sui prezzi che invece mostrano un leggero ma costante incremento.
Dall’elaborazione svolta da Fiaip Piemonte(Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sui dati provvisori trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state vendute 30.296 case, il -3,8% rispetto alle 31.500 compravendite realizzate nello stesso periodo del 2023.
"Si tratta di un calo dei volumi che segue il 2023 - spiega Marco Pusceddu, presidente Fiaip Piemonte -. La contrazione più marcata si è registrata nei primi tre mesi del 2024, da gennaio a marzo con il -8,8%. Mentre nel secondo trimestre, cioè da aprile a giugno, la flessione è stata solo dello 0,7%, ma in alcune province le percentuali sono positive". La previsione è che le compravendite negli ultimi due trimestri del 2024 si allineeranno sui volumi del 2023, recuperando almeno in parte le perdite registrate a inizio anno.
A mettere in motoquesto miglioramento è la leggera diminuzione dei tassi d’interesse sui mutui nel 2024. “La loro stabilizzazione offre più sicurezza nei consumatori – precisa Pusceddu -. Mentre nel 2023, il periodico aumento del costo dei mutui aveva concretizzato il rischio di arrivare al momento dell’atto di compravendita con un tasso di interesse più alto di quando si era manifestata l’intenzione di acquisto. Oggi invece gli operatori segnalano una minore difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti”.
Le quasi 30.300 case vendute in Piemonte nel primo semestre rappresentano il +14,5% delle vendite dei primi sei mesi del 2019, anno in cui sono state concluse nei dodici mesi circa 54mila compravendite, quasi diecimila in meno di quelle realizzate nel 2023 che ha chiuso con oltre 63.700 scambi. In questa prima parte dell’anno, torna anche a crescere la quota di abitazioni acquistate con l’agevolazione fiscale “prima casa” che si assesta intorno al 71%, con 5 punti percentuali in più rispetto al 2023. Mentre gli acquisti assistiti da mutuo sono a quota 40%.
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Tassi più bassi e un costo del prodotto medio più contenuto rispetto agli anni passati e tra gennaio e giugno il 94,7% dei mutuatari ha optato per il tasso fisso, una scelta in aumento del 7,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023.
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