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Rispetto al mercato immobiliare, nel 2025, gli italiani si mostrano più cauti, riflettendo un periodo di grande incertezza economica globale.

Cala il numero di abitazioni vendute. Alla luce dei dati attuali, per la fine dell’anno, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa prevede un numero totale di compravendite pari a 700-710 mila unità.

Nella città metropolitana di Torino sono state vendute 16.283 case, con una flessione del -4,2% sul primo semestre del 2023.

In Piemonte le compravendite immobiliari continuano a rallentare anche nel primo semestre del 2024, dopo un 2023 sottotono, una flessione che però non ha ripercussioni sui prezzi che invece mostrano un leggero ma costante incremento.

Tassi più bassi e un costo del prodotto medio più contenuto rispetto agli anni passati e tra gennaio e giugno il 94,7% dei mutuatari ha optato per il tasso fisso, una scelta in aumento del 7,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023.

È sempre maggiore il numero dei single in Italia. I risultati dell’Istat evidenziano che un totale di 8,5 milioni persone vivono sole.

Dal 1° gennaio 2025 gli immobili destinati all’affitto a breve termine dovranno esporre il cosiddetto Codice Identificativo Nazionale, ma i proprietari sono pronti?

“Nella prima parte del 2024 il mercato immobiliare di Milano segna un rallentamento: scendono le compravendite (-10,1%) rispetto allo stesso periodo del 2023, si allungano i tempi di vendita che passano dai 68 giorni di un anno fa agli 81 giorni”.

Milano si conferma la città in cui servono più anni di stipendio per comprare casa: ben 12,5.

A Bari, Napoli, Catania, Milano, Roma e Genova i trilocali a pian terreno o al primo piano di un edificio, ancor di più se in classe energetica G, la meno performante tra quelle disponibili, si vendono con grande difficoltà.