Casa, conviene comprare piuttosto che investire in Btp e pagare l’affitto
Dalle simulazioni dell’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, in 25 anni chi acquista può guadagnare l’equivalente di un terzo del valore dell’immobile. Chi investe in titoli e versa un canone ci perde.
Stefania Aoi
Acquistare casa o affittarla e investire i soldi in Btp a 25 anni, cosa conviene di più? Secondo l’ufficio studi Tecnocasa la migliore soluzione è la prima. Gli esperti dell’agenzia immobiliare hanno simulato il guadagno ottenuto da due persone che hanno fatto scelte diverse in due città come Roma e Milano. Chi ha acquistato un bilocale a Milano dopo 25 anni avrà guadagnato quasi 84mila euro, l’equivalente del valore dell’immobile in quel momento, sottratte le rate del mutuo. Chi ha scelto l’affitto invece avrà perso più di 174mila euro. Al capitale investito andranno in questo caso sottratti i canoni di locazione e sommati altri costi e benefici.
Per fare i suoi calcoli, Tecnocasa ha simulato l’acquisto di un immobile da 220mila euro, con mutuo a tasso fisso, finanziato da una banca per il 78 per cento del valore. Si è tenuto conto non solo dell’importo del mutuo pari a circa 755 euro al mese ma anche delle spese del notaio, dell’intermediario immobiliare, delle imposte e dei bolli. E ancora dei costi legati all’accensione del mutuo, dei benefici fiscali per la detrazione degli interessi passivi e delle spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione). “Per calcolare il valore futuro dell’immobile – aggiungono dal gruppo immobiliare - abbiamo invece considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi dieci anni”.
Per calcolare la situazione di un italiano che sceglie l’affitto di un’abitazione della stessa grandezza, Tecnocasa ha invece considerato un canone mensile iniziale di 700 euro. E un capitale a disposizione di 60mila euro (quindi dello stesso importo utilizzato per poter accendere il mutuo nel caso di acquisto) che viene investito in un Btp con scadenza a 25 anni. “Abbiamo poi aggiornato l’affitto ogni anno in base all’indice Istat – spiegano dall’Ufficio studi – e abbiamo tenuto conto che l’inquilino dovrà pagare annualmente la registrazione del contratto di locazione”. In compenso questa persona avrà dei costi di gestione dell’immobile più bassi di chi compra.
Se a Milano va così a Roma la situazione per chi riesce a comprare è ancora migliore. Tecnocasa ha simulato anche l’acquisto e l’affitto di un bilocale nella Capitale. Qui il proprietario potrebbe guadagnare, comprando un immobile dal valore iniziale di 250mila euro, addirittura più di 90mila euro dopo 25 anni, mentre l’inquilino rischia di perderne più di 239mila.
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