Agenti immobiliari, prevale l’ottimismo
Aumenta il numero di chi ha venduto di più che nel terzo trimestre 2016, di chi ha ricevuto un nuovo incarico e prevede miglioramenti in futuro. Si riduce quello di coloro che hanno rilevato una discesa dei prezzi.
Stefania Aoi
Otto agenti immobiliari su dieci hanno venduto più case negli ultimi tre mesi del 2016 che nei tre precedenti. E anche il numero di coloro che indicano un aumento di potenziali acquirenti è superiore a quello di chi lamenta una diminuzione. Anzi, il saldo è più che raddoppiando rispetto all’ultima rilevazione, passando da 4,6 punti percentuali a 12,6. Sono questi i risultati del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto da Bankitalia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate, tra il 27 dicembre e il 27 gennaio scorso, che ha preso a campione 1.507 agenzie immobiliari.
Tutti piccoli indicatori di una ripresa che si rafforza. E che indicano come sul finire del vecchio anno ci sia la percezione che il peggio è alle spalle. Persino la quota di agenti che segnalava una flessione dei prezzi ha continuato a ridursi. Così come quella di chi parlava di sconti sulle quotazioni di vendita, rispetto alle richieste iniziali. Il margine medio di sconto è addirittura calato di 2,6 punti percentuali rispetto a un anno fa. E i tempi di vendita si sono accorciati di circa un mese. Prima ci volevano in media 8,9 mesi e ora 7,7.
Per la prima volta dal 2009, il numero di agenti che indicano una diminuzione delle giacenze di incarichi a vendere è maggiore rispetto a quelli che parlano di un aumento. Il saldo è -4. Nel era 0,7 punti percentuali nell’ultima rilevazione. Anche il numero di coloro che hanno ricevuto un nuovo mandato è superiore a quello di chi l’ha perso: 1,4 mentre era di -1,3 punti percentuali nell’ultima rilevazione trimestrale. Gli agenti avvertono però ancora richieste eccessive da parte dei proprietari sui prezzi di vendita rispetto alle aspettative dei potenziali acquirenti. A dirlo sono quasi 7 operatori su dieci, in aumento di 13,3 punti percentuali rispetto alla rilevazione di ottobre.
La sensazione più diffusa è che nonostante tutto, anche nel trimestre in corso, le vendite andranno bene. Il saldo tra gli agenti che attendono un miglioramento del mercato e quelli che prevedono un peggioramento è più che raddoppiato a favore dei primi (17 per cento mentre era dell’8,1 per cento nell’ultima rilevazione trimestrale). Il maggiore ottimismo è palpabile soprattutto tra gli agenti del nord Italia.
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