12 Aprile 2021
Mutui, cresce il costo del tasso fisso e calano le surroghe
Nonostante il lieve aumento dei tassi fissi e una situazione economica ancora incerta, gli italiani sembrano non voler rinunciare al sogno di comprare casa.
È questo uno dei dati emersi dall’osservatorio realizzato da Facile.it e Mutui.it tra gennaio e marzo 2021 che ha analizzato un campione di circa 90.000 domande di mutuo. Ma ecco cosa è stato evidenziato.
- Nei primi tre mesi dell’anno, l’importo medio richiesto agli istituti di credito è cresciuto del 2,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a 137.479 euro.
- Il richiedente tipo che ha presentato domanda di mutuo nel primo trimestre 2021 aveva, in media, 41 anni, quasi un anno in meno rispetto al valore rilevato nel primo trimestre 2020.
- In aumento, invece, la durata del piano di ammortamento medio che, probabilmente per via dell’incremento degli importi richiesti, passa da poco meno di 22 anni a 23 anni.
- Sebbene le condizioni applicate dalle banche siano rimaste estremamente favorevoli, qualcosa sul fronte degli indici si è mosso e questo ha prodotto, in particolare, un lieve aumento dei tassi fissi.
- Il rincaro, spiegano gli esperti, è dovuto alle aspettative di inflazione: le previsioni di crescita dell’economia americana e, di riflesso, la possibile ripartenza dell’economia europea e dei prezzi al consumo. Tutto ciò ha determinato un aumento dell’Irs (l’indice che guida il tasso dei mutui fissi), con conseguente rincaro dei tassi offerti alla clientela.
- Secondo le simulazioni di Facile.it, per un finanziamento da 126.000 euro da restituire in 25 anni, ad aprile 2021 il Taeg medio rilevato online è salito all’1,37%, vale a dire il 10,5% in più rispetto a febbraio 2021.
- Ancora molto basso, invece, il tasso variabile: ad aprile 2021, secondo la simulazione di Facile.it, il Taeg medio era pari all’1,03%. Torna quindi ad allargarsi la forbice tra tassi fissi e tassi variabili con una differenza media di circa 18 euro sulla singola rata iniziale.
- Sebbene la distanza sia cresciuta, ad oggi non si è registrata un’inversione di tendenza e più di 9 aspiranti mutuatari su 10 optano ancora per il fisso.
- L’aumento dei tassi di interesse ha avuto però un primo effetto; il calo delle richieste di surroga. Secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nel primo trimestre 2021 il peso percentuale di questo tipo di finanziamento è diminuito, passando dal 37% dello scorso anno al 22%.
- Nonostante gli aumenti, i tassi odierni sono ancora nettamente inferiori rispetto agli indici rilevati pre-pandemia. Un esempio: surrogando oggi un finanziamento a tasso fisso da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto con il tasso medio rilevato a gennaio 2020 si potrebbero risparmiare oltre 4.000 euro di interessi calcolati sull'intera durata del mutuo.
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